comiso



'Nta 'na casa ca nun c'è burritta

 

COMISO E COMISANI

nudda cosa ten' a dditta


CRONOLOGIA
(dall'antichità ai Cabrera)

comisani@libero.it





COMISO E COMISANI
(
www.comisoecomisani.altervista.org )







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CRONOLOGIA

In questa sezione sono succintamente riferiti, seguendo l'ordine cronologico secondo il quale si sono verificati, fatti ed avvenimenti riguardanti Comiso e cittadini Comisani.

Per ogni fatto o avvenimento viene specificata la data (talvolta approssimativa) in cui esso si è verificato e viene citata la fonte bibliografica dalla quale è stato ripreso.

Assieme ai Comisani illustri vorrei citare e ricordare le migliaia e migliaia di oscuri Suzzu, Tatedda, Nunziu, Cuncittina, Pippinu, Mariccia, Turiddu, Stillina..., che in questa terra di Comiso ('u paisi u Comisu), nel trascorrere dei secoli, hanno sofferto, pianto, patito la fame o l'umiliazione per l'accanimento della mala sorte o per le angherie dei potenti.
A tutti costoro va il mio deferente e commosso pensiero.






DALL'ANTICHITA' AI CABRERA


2° millennio
avanti Cristo

L'insediamento umano nel sito di Comiso può farsi risalire almeno al corso del 2° Millennio a.C. (1° periodo Siculo), quando gruppi di Siculi (popolazioni Celtiche provenienti dall'Illiria, l'attuale Dalmazia) occupavano parecchie tra le colline circostanti e lo stesso luogo della città attuale. (2)
Un complesso notevolissimo, comprendente l'intero villaggio, le sue necropoli e i documenti della sua antichissima industria, è stato scoperto nell'ex feudo di Canicarao, in particolare nelle zone di Monterace, Monteracello, Cozzo delle Ciaole e Monte Tabbuto. (1-Pace)
I fianchi del Monte Tabbuto furono perforati di strette gallerie... dalle quali (gli abitanti) cavavano in gran copia dell'ottima selce.
Una volta esaurite, queste gallerie erano utilizzate come sepolcri.
(1-Pace)

10° secolo
avanti Cristo

Intorno al 10° secolo a.C. i Fenici avevano frequenti rapporti commerciali con gli abitanti della valle dell'Ippari, ove portavano materie prime (ferro argento e altri metalli). (3-Lena)

7° secolo
avanti Cristo

Nel 7° secolo a.C. in alcune zone del territorio dell'attuale Comiso - altura di S. Lio e le vicine terre Merlino, Desietto e Difesa - sorse una piccola città greca. La sua necropoli occupava la contigua bassura dei Margi. (2)
(I Greci fondatori di questa città erano probabilmente di stirpe Dorica)

644
avanti Cristo

Intorno al 644 a.C. i Siracusani fondarono Kasmenai (Casmene), la loro 2ª colonia. (1-Pace)

5° secolo
avanti Cristo

- Probabilmente nel 5° secolo a.C. attorno al Dianæ fons (fonte di Diana) si formò il pimo nucleo di popolazione da cui deriva l'attuale Comiso. (1-Pace)
- L'antico agglomerato che dal V secolo a.C. in poi si addensò intorno al Dianæ fons faceva parte dell'hinterland di Kamarina. Comunque si trattava di un pagus di poca importanza. (22)
- Probabilmente intorno al 5° secolo a.C. il calcare bianco di Comiso fu utilizzato per il coronamento di alcuni templi, tra cui quello di Ercole, di Agrigento.
(17)

409
avanti Cristo

Tra il 409 ed il 406 a.C. la Sicilia fu conquistata dai Cartaginesi. (5)
258
avanti Cristo
Dopo la distruzione (258 a.C.) di Camarina ad opera del console romano
C. Atilio Calatino, parte della popolazione superstite si rifugiò nel primitivo abitato ellenico sito nell'attuale contrada di S. Lio.

L'abitato si amplia con un grosso prolungamento sul pendio alla sinistra del fiume (Ippari), in tutto un nuovo quartiere intorno al ricchissimo fonte, che è oggi al centro di Comiso, e gli antichi avevano consacrato ad Artemide (dea greca della caccia) per le virtù prodigiose delle sue acque. (2)

212
avanti Cristo

- Nel 212 a.C. Kasmenai, per la fedeltà alla patria siracusana, fu distrutta dall'esercito romano guidato dal console M. Claudio Marcello. (3-Lena)
- A partire dal 212 a.C. la Sicilia, eccetto Agrigento, fu sotto il dominio romano. Sotto i Romani si ebbe un
accrescimento di abitanti, che fece del nostro uno dei più popolosi paesi della contrada. Inoltre questo nostro abitato... godette d'un tal quale benessere, documentato, fra l'altro, dall'importante Bagno del Fonte Diana.
(1-Pace)
36
avanti Cristo
Nel 36 a.C. fu concessa a tutti gli abitanti della Sicilia, e quindi anche a coloro che abitavano sul territorio dell'odierna Comiso, la cittadinanza romana. (5)





1° secolo
dopo Cristo

Tra il 1° e il 2° secolo la maggior parte della popolazione, abbracciata la nuova fede Cristiana, si era rifugiata sulle alture rocciose, presso le preesistenze abitative della preistoria... nelle grotte di Monte Raci, Monte Racello, Monte Tabbuto, Cava Porcara e Castiglione. (3-Lena)

2° secolo

Al 2° secolo risale l'EDIFICIO TERMALE ROMANO, a pianta poligonale e pavimentato in "opus sectile" con figurazioni di Nettuno ignudo tra delfini e Nereidi cavalcanti tritoni. (3-Lena)
3° secolo Intorno ai secoli 3° e 4° l'antica Comiso inizia ad avere un volto ed una vera struttura urbana; in essa compaiono le Abbazie fortificate e le torri e le mura. (3-Lena)
4° secolo - Nel 4° secolo venne edificata la chiesa abbaziale di S. Nicola, a monte del Fonte Diana. (3-Lena)
- Nei secoli 4°-5° le catacombe di Cava Porcara venivano ancora utilizzate come luogo di riunione e di riti. (1-Pace)
- Tra il 4° e il 6° secolo l'abitato dell'antica Comiso era costituito da piccole case rurali disposte a schiera e a schema avvolgente attorno ai primi due nuclei generatori fortificati di "S. Nicola" e di "Abraxia", entro una prima cerchia parzialmente murata. (3-Lena)
5° secolo Nel 5° secolo circa furono eseguite modifiche nel complesso termale di epoca romana imperiale. (3-Di Stefano)
476 Nel 476 si ebbe la fine dell'Impero Romano d'Occidente; successivamente in Sicilia si ebbero invasioni di barbari del nord e dell'est Europa. (11-Inglieri)

535

Nel 535 la Sicilia passò sotto il dominio dei Bizantini (Impero Romano d'Oriente), che avevano sconfitto i Goti. (5)
In epoca bizantina nell'abitato dell'antica Comiso si trovava una colonia abbastanza cospicua di fenici, ebrei, siriani, greci ed arabi d'Egitto. (3-Lena)
538 In una Divalis sacra dell'anno 538 (risultata un falso del 13° secolo), attribuita all'imperatore Giustiniano I, è citata la località COMICIANA, che potrebbe coincidere con l'odierna Comiso. (1-Pace)
7° secolo - Tra il 7° e l'8° secolo il governo Bizantino, per difendere l'antica Comiso dall'invasione dei musulmani, fece costruire da fortificatori Dalmati una cinta muraria. (3-Lena)
- Alla fine del 7° secolo S. Biagio fu eletto patrono dell'antica Comiso.
(3-Lena)
8° secolo Nell'8° secolo oltre a S. Biagio si venerava un altro santo vescovo d'Oriente, S. Nicola. (3-Lena)
827 Nell'827 il cadì musulmano Ased-ibn-Forât sbarcò a Mazzara; quindi, nel dirigersi verso Siracusa, dopo aver saccheggiato Gela, depredò le campagne e l'abitato di Comiso. (1-Pace)
830 Nell'830 l'emiro Giâfar, dopo aver occupato Messina, si diresse verso il Val di Noto, dove occupò diversi paesi, tra cui quello che diede origine all'attuale Comiso. (1-Pace)
878 Nell'878 gli Arabi, dopo aver cacciato i Bizantini, ebbero il dominio di tutta la Sicilia. S'insediarono anche nell'antica Comiso, dove diedero nome a diverse contrade (le attuali Canicarao, Cannicapurali, Cascalana, Donnaduci, Favacchio, Favaraggi, Mulièsina, ecc. ). (1-Pace)
Sotto i Saraceni l'abitato dell'antica Comiso (che nell'alto Medio Evo era una massa) divenne un h oms (quinta), nel senso che sarebbe stato il luogo dove veniva portata la quinta parte delle prede , che era riservata all'emiro (principe). (22)
Gli Arabi introdussero la coltivazione di ulivo, carrubo, cotone e canna da zucchero e fecero rifiorire l'apicultura; inoltre introdussero nelle campagne il muro a secco e il pozzo incamiciato, nelle costruzioni la volta a concrezione e la copertura in canne e gesso, nelle case arnesi in terracotta quali pignata, fancuottu, cannata, bummulu e giara. (3-Lena)
1090 Nel febbraio 1090, dopo l'espugnazione di Butera, i paesi della zona sud orientale della Sicilia (tra cui l'odierna Comiso) passarono dal dominio degli Arabi a quello dei Normanni.
Con i Normanni ebbero inizio in Sicilia le
signorie feudali.
(1-Pace)
Secondo Biagio Pace la Valle dell'Ippari nel periodo normanno fu divisa in cinque entità feudali: Comiso, Cifali, la foresta di Cammarana, Odogrillo e Chummo (Piombo). (Monello)
1093 Verso il 1093 il conte Ruggero il normanno concesse a Goffredo d’Auteville la vasta contea di Ragusa; in questa contea forse fu compresa anche Comiso. (1)
12° secolo Nel 12° secolo fu forse realizzata la statua lignea processionale di S. Nicola, di stile bizantineggiante, esposta nella Chiesa della SS. Annunziata. (11)
1125 Nel 1125 don Riccardo de Bubly concesse alla chiesa benedettina di S. Maria in Butera la "ecclesia S. Nicolai in territorio COMMECINI". (1)
(La "ecclesia S. Nicolai" è forse la chiesa che diede origine all'attuale chiesa della SS. Annunziata).
1169 Nella Bolla di papa Alessandro III datata 29/04/1169 sono specificate le chiese affidate alla cura di Riccardo Palmer (neo vescovo di Siracusa), tra le quali ecclesias COMICINI cum pertinensiis suis. (1)
1176 Nel 1176 circa Comiso fu forse compresa nella Contea di Modica; questa contea fu assegnata da Guglielmo II il Buono all'ammiraglio Gualtiero di Mohac per i servigi che questi gli aveva reso. (1)
1196 Nel 1196 circa lo svevo Arrigo VI di Hohenstaufen, nuovo signore della Sicilia, incamerò la Contea di Modica (Comiso compresa) nel demanio regio. (1)
1200 Nella seconda metà del 1200, nel rione più antico del paese, tra l'odierna via Imbriani e la via Ippari, fu costruita la Chiesa della Misericordia (oggi chiusa al culto), detta poi dell'Ospedale. (1)
1265 Nel 1265 nella contrada che ora è chiamata quartiere San Leonardo c'era un eremo (romitorio). (11)
1268 Nel 1268 il francese Carlo d'Angiò tolse la Sicilia agli Svevi. (1)
1270 Con diploma del 1270 Carlo D'Angiò confermò alla Chiesa Siracusana, tra l'altro, "jura Bidini, COMICINI et Fardettem seu Scardet....". (1)
1275 Dal 1275 al 1280 Ecclesia COMISSI (cioè la chiesa di S. Nicola) era obbligata verso la Curia Romana alla decima di onze 6 annuali. (1)
1282 Il 02/09/1282, dopo i Vespri Siciliani, re Pietro d'Aragona mandò al bajulo (amministratore della giustizia) e ai giudici di COMICIO una lettera con la quale comunicava il suo arrivo in Sicilia. (1)
Inoltre con decreto del 10/09/1282 tassò Comiso per 50 salme di frumento, 50 salme d'orzo e 10 bovini. Sei mesi dopo impose a Comiso di versare 5 onze in moneta. (Monello)
1283 - Con Patente del 26/01/1283 re Pietro d'Aragona, che era all'inseguimento di Carlo d'Angiò, chiedeva al "Bajulo, iudicibus et universis hominibus COMICII archerii quinque (cinque arcieri)". (1)
- Nel 1283 "d.nus Fridericus Spiciarius de Messana" (don Federico Spiciario o Speciario o Speciaro o Speciale di Messina) ebbe l'investitura del "feudo GOMISI in valle Nothi" (del feudo di Gomiso nel val di Noto). (1)
(Don Federico Spiciario risulta essere il 1° barone del feudo di Comiso, che vi ebbe la residenza).
1284 Nel 1284 il barone Federico Spiciario fece costruire il suo castello in prossimità della chiesetta di S. Antonio (ora dedicata a San Francesco). (3-Lena)
1296 - Nel Ruolo Feudale (elenco di feudi e feudatari) del 1296, al tempo di re Federico III d'Aragona, Comiso era citata come casale (cioè caseggiato a capo di aziende agricole). (18)
- Nel 1296 Federico III assegna a Pietro Ansalone, miles e protonotaro, il casale di Comiso (VN) che era appartenuto a Guglielmo Monteacuto. (21-Marrone)
1299 Nel 1299 Ruggiero Lauria, a capo dell'esercito angioino, distrusse Chiaramonte, di cui massacrò gli abitanti. Si salvarono circa 60 donne che si rifugiarono nei paesi vicini; qualcuna probabilmente venne a Comiso. (20)
1300 Intorno al 1300 fu costruita la chiesa di S. MARIA del Mulinu, di cui rimane la torre campanaria, che fu annessa alla Chiesa Madre, edificata nel 1480. (3-Lena)
1315 Intorno al 1315 la "CUBA" (piccolo edificio a pianta esternamente di forma ottagonale ed internamente di forma circolare) del Castello era utilizzata come Cappella dedicata a S.Gregorio Magno. (6)
1348 Tra il 1348 e il 1400 in Sicilia si sviluppò una peste micidiale (che fece diminuire considerevolmente il numero degli abitanti). (18)
1374 Nel 1374 fu ultimata la Chiesa di S. ANTONIO (ora dedicata a San Francesco); i lavori erano stati eseguiti da maestri costruttori lombardi. (6)
1385 Nel 1385 don Giovanni Spiciario vendette il "casale di Comiso" a don Manfredi Chiaramonte per 500 scudi. (22)
1392 - Nel 1392 Comiso fu confiscata ad Andrea Chiaramonte e divenne parte del Demanio Regio. (22)
- Il 20/06/1392 il catalano don Bernardo Cabrera fece includere
(forse fraudolentemente) nella Contea di Modica, a lui concessa dal re Martino I d'Aragona, "feudum CHOMISI (il feudo di Comiso) cum castro et aliis fortalitiis quibuscumque (col castello e le altre fortificazioni)". Oltre Comiso della Contea di Modica facevano parte Modica, Ragusa, Scicli, Chiaramonte, Spaccaforno, Dirillo e Cammarana e Cifali. (1)
1393 Nel 1393 l'abitato di Comiso era compreso tra il castello feudale (non ancora nell'odierna veste architettonica, ma dotato di torri, torrette e merli), l'arco di una porta del "castrum" (tuttora esistente in via Imbriani), l'abitazione del "dominus" nel sito del convento di S. Antonio, la vecchia via Bagni di Diana e la celebre fonte.
Fortilizi e mura circondavano solo in parte un minuscolo agglomerato di piccole case, serrate tra viuzze tortuose, prive di pavimentazione.
C'era inoltre, in località "Vanchitedda", un sobborgo di contadini, discendenti in prevalenza di Berberi convertiti: i Moriscos
.
(3-Inglieri)
1400 - Negli anni a cavallo del 1400 forti contingenti di famiglie catalane, fornite di masserizie, arnesi e cose necessarie, si trasferirono definitivamente nei centri della Contea di Modica, che comprendeva anche Comiso. A Comiso si insediarono principalmente catalani provenienti dai paesi e dalle contrade che stanno intorno alla montagna di Montserrat. (3-Inglieri)
- Agli inizi del 1400, la zona urbana di Comiso comprendeva i quartieri del Favacchio, dell'Ospedale, del Castro, della Posteria, di S. Leonardo e di una parte del Saliceto, ed era delimitata da una cinta urbana con mura e bastioni. Ad essa si arrivava attraverso 4 porte: la porta dell'Ospedale a nord (posta là dove oggi via Imbriani s'incontra con via Sardegna), la porta della Posterla a sud (posta a circa metà dell'attuale Corso Vittorio Emanuele), la porta di San Biagio ad est e la porta del Castro ad ovest. (3-Lena)
- A partire dal 1400 nelle antiche cave di pietra si sviluppò l'attività di abili maestri scalpellini e di valenti scultori. (3-Lena)
- Nel secolo 15° sul Gonfalone dell'Università (comune) di Comiso fu posta la scritta "Post Casmenarum fata, nitida resurgo", per significare che Comiso deriva dall'antica Casmene. (3-Lena)
1423 Nel 1423 a don Bernardo Cabrera, come feudatario della Contea di Modica, che comprendeva "il castello, il casale e il feudo di lo Comiso" , successe il figlio Giovanni Bernardo Cabrera. (1)
1447 Nel 1447 i paesi della Contea di Modica, tra cui Comiso, insorsero contro il malgoverno del conte Giovanni Bernardo Cabrera e chiesero al Re l'annessione al Demanio Regio. Questa richiesta non venne accolta. (1)
1450 -Verso il 1450 sull'antica chiesa romanico-bizantina di S. Nicola fu edificata la Chiesa della SS. ANNUNZIATA. (3-Lena)
- Tra il 1450 e il 1590 Comiso si espanse al di fuori dell'antica cerchia di mura; tra l'altro fu realizzato il quartiere dell'Annunziata. (16)







BIBLIOGRAFIA

   

- P. Salvatore Pelligra: CASMENE DEVOTA (0)
- Salvatore Lauretta Cassisi: NOTIZIE STORICHE DI KASMENE, OGGI COMISO (01)
- Fulvio Stanganelli:
VICENDE STORICHE DI COMISO
(1)
- Biagio Pace: VALORI DI VITA PROVINCIALE (2)
- Autori Vari: COMISO VIVA (3)
- P. Filippo Rotolo: COMISO-La Chiesa di S. Francesco d'Assisi (4)
- Giuseppe Raniolo: La Contea di Modica nel Regno di Sicilia (5)
- GUIDA VISUALE DI COMISO a cura di Nunzio Lauretta (edita dal Comune di Comiso) (6)
- Damiano Gaziano: ARAGONA E I SUOI PRINCIPI
(7)
- LA FONTE (periodico dell'Amministrazione Comunale di Comiso) (8)
- LA PROVINCIA DI RAGUSA (periodico bimestrale dell'Amministrazione Provinciale di Ragusa) (9)
- P. Tommaso Blundo: VITA E VIRTÙ DEL PADRE PIETRO PALAZZO (10)
- Mons. Giovanni Battaglia: PIETRE VIVE (11)
-
IL GINNASIO SUPERIORE DI COMISO (edito dall'I.I.S.S. "Giosuè Carducci") (12)
- Luigi Costanzo: I RICORDI DEL PASSATO (a cura della Associazione Tutela Tradizioni Popolari) (13)
- A FESTA A RAZIA (a cura della Parrocchia S. Maria delle Grazie) (14)
- Biagio Floridia: PROVERBI, MODI DI DIRE, INDOVINELLI, CANTI POPOLARI di COMISO (15)
- Nunzio Lauretta: COMISO NELL'OTTOCENTO (a cura della PRO LOCO) (16)
- Autori Vari: COMISO TEATRO DELLA PIETRA (a cura dell'Associazione Socio-Culturale La Voce) (17)
- Francesco Ereddia: VITTORIA - Storia e Tradizione (a cura del Comune di Vittoria) (18)
- Mons. Federico La China: VITTORIA DAL 1607 AL 1890 (19)
- Padre Samuele Nicosia: NOTIZIE STORICHE SU CHIARAMONTE GULFI (20)
- www.storiamediterranea.it (21)
- (a cura di) Renato Meli: MANOSCRITTI INEDITI DI FULVIO STANGANELLI (prefazione di mons. ....Giovanni Battaglia) (22)

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